Qualcuno lo sa, qualcuno no.
Leggere mi piace tanto, forse più che disegnare.
Mi piace da quando ho letto il Barone Rampante di Italo Calvino.
Ero alle scuole medie ed avevo una professoressa veramente in gamba, di quelle che vedi quando ti guardi indietro, nei ricordi che hanno formato il tuo passato.
Non sto leggendo più del solito, durante questa quarantena.
(Quando sono in vacanza, al mare, leggo un libro ogni tre giorni. L'estate scorsa sono partita con 15 libri). Annamangialibri.
Dicevo, non sto leggendo di piú, ma ho più tempo per riflettere su ciò che leggo e ho letto nei mesi passati.
Rileggo i passaggi per conservarli nella mente.
Mi sono messa in mente questo progetto, in cui disegno qualcuno che legge dei libri. Qualcuno che in qualche modo é parte di quello stesso libro.
Cosí, per mettere insieme due cose.
Posso guardare un film e nel frattempo disegnare ma, purtroppo, non posso disegnare e leggere un libro contemporaneamente.
In questo modo posso far scorrere nella mente il libro e disegnarlo allo stesso tempo.
Vorrei partire da un libro di poesie, che potrei descrivere come: ricco di grazia.
Non sono più sicura di come ho fatto a scoprire questo librino, probabilmente dal podcast Copertina di Matteo B. Bianchi. Circa lo scorso anno.
L'ho trovato nella mia libreria del cuore, ne parlo spesso, é lo Spazio Libri la Cornice di Cantù.
Allora mi sono stupita, ma oggi non mi stupisco più. I bei libri stanno giá lí ad aspettarti, nelle belle librerie, è un dato di fatto.
Non credo di essere in grado di recensire un libro, figuriamoci un libro di poesie.
Credo però che, durante tempi bui e difficili, la poesia possa essere un soffice cuscino che sostiene la testa e le spalle stanche, un giardino pieno di boccioli che stanno per fiorire, il pane che esce dal forno, la carezza sulla guancia.
Le poesie di questo libro le ho lette quasi tutte di mattina presto, durante la colazione, prima di andare al lavoro.
Una cosa che personalmente apprezzo sono le poesie quasi brevi, cosí come i libri.
Medi.
É solo gusto personale, però.
Le frasi sono concise e volatili, contemporaneamente.
S'insinuano nella vita di ciascuno, raccontano ciò che é comune ma non banale, sentimenti e cose successe, reinterpretate.
Che i bambini siano presenti si capisce dal titolo e dalla poesia da cui ne trae il nome.
Qui l'inizio:
Certe mattine
al risveglio
c'è una bambina pugile
nello specchio,
i segni della lotta
sotto gli occhi
e agli angoli della bocca.
Sono scritte da una persona che probabilmente ha un grande ricordo o una visione molto lucida dell'infanzia.
A sprazzi sembra che sia un bambino molto forbito a narrarle.
Sono arzigogolate come un lombrico nella tana, ma semplici.
Insomma, é un libro che consiglio a tutti gli animi gentili. Una poesia al giorno, come medicina alternativa.
Questa qua sotto é la mia bambina pugile.
A presto, spero, con le mie non recensioni e i disegni-in-libri.